Domanda: Ciao Carole, puoi raccontarci un po’ della tua esperienza con la tutrice Roberta durante il periodo alla scuola Jamaa Yetu dal 2005 al 2014?

Carole: Certo! La mia esperienza con la tutrice Roberta è stata molto positiva. Lei era molto gentile e mi dava molti buoni consigli. Era un’educatrice eccezionale, e le sue lettere erano sempre piene di consigli utili. Inoltre, mi ha regalato una bicicletta, o almeno ciò che ne rimane, che conservo ancora con affetto. Roberta ha svolto un ruolo importante nella mia formazione.

Domanda: Ricordi di aver scritto dell’Italia nelle tue lettere a Roberta. Cosa ti ha spinto ad essere così interessata a questo paese?

Carole: Sì, ho scritto dell’Italia nelle mie lettere a Roberta. Ero davvero interessata a questo paese e avrei voluto visitarlo. Anche Roberta ci teneva. Purtroppo, non è mai successo, ma l’Italia ha sempre suscitato la mia curiosità e il desiderio di conoscerla meglio.

Domanda: Hai parlato dell’importanza di aiutare i tutori a loro volta. Puoi spiegare meglio questa idea?

Carole: Certamente. All’inizio, avevo una visione errata dei tutori, pensavo fossero persone ricche che volevano solo dare briciole ai bambini poveri dell’Africa. Ma grazie alla gentilezza della mia tutrice Roberta, ho capito che erano solo persone di buon cuore che volevano aiutare. Quindi suggerisco che, in cambio del loro sostegno, dovremmo anche cercare di aiutarli in qualche modo, in modo che non sia un rapporto a senso unico. È importante riconoscere il valore della reciproca assistenza.

Domanda: Quali sono i benefici che gli attuali alunni di ALBA dovrebbero cercare di ottenere grazie a questo programma?

Carole: Gli alunni di ALBA dovrebbero accogliere questa opportunità per cambiare la propria vita. Dovrebbero cercare di acquisire le competenze e l’istruzione necessarie per migliorare le proprie prospettive future. È un’opportunità preziosa che può aprire molte porte per loro.

Domanda: Infine, ci racconti un po’ di più sui tuoi valori personali e su come la tua esperienza con la tutrice Roberta ha influenzato il tuo desiderio di aiutare gli altri?

Carole: Mi chiamano “madre Teresa” perché ho sempre avuto una forte inclinazione ad aiutare gli altri. Credo che gran parte di questa inclinazione sia dovuta alla generosità e ai buoni consigli che ho ricevuto da parte della mia tutrice. Senza esitazione, sarei disposta a diventare volontaria per ALBA se mi invitassero, e se il mio tempo lo permettesse. Voglio dare indietro ciò che ho ricevuto e continuare a contribuire al benessere degli altri, proprio come Roberta ha fatto per me.

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