Domanda: Buongiorno Mathylde, grazie per aver deciso di condividere la tua esperienza con noi. Cominciamo dal principio: potresti raccontarci della tua esperienza alla scuola Jamaa Yetu?
Mathylde Ngombe Bukasa: Certo. Sono andata alla Jamaa Yetu come studentessa ALBA dal 1993 al 1999, ossia dalla prima alla sesta elementare. Era un periodo difficile per la mia famiglia. Mio padre lavorava per la SNCC, un’azienda pubblica congolese che tutto ad un tratto ha smesso di pagargli lo stipendio a causa dei saccheggi e degli scioperi nel paese.
Domanda: Come ha fatto la tua famiglia a far fronte alle difficoltà economiche, specialmente per quanto riguarda l’istruzione?
Mathylde: È stato grazie a un sacerdote italiano nella nostra parrocchia che abbiamo saputo dell’associazione ALBA. Questa organizzazione copriva la metà delle spese scolastiche. Mio padre ha subito iscritto me e i miei fratelli.
Domanda: E come sei stata affidata al tuo tutrice, Giovanna?
Mathylde: Dopo aver inviato alcune foto, ho ricevuto una lettera da Giovanna. Era diventata la mia tutrice e ha contribuito al pagamento delle tasse scolastiche. Ho continuato a ricevere regali e cartoline da lei fino alla fine della mia sesta elementare e anche dopo, quando sono andata alla scuola superiore.
Domanda: Qual è stato il significato di questi regali e cartoline per te?
Mathylde: Erano molto più di semplici regali. Mi hanno fatto sentire amata e sostenuta da una madre italiana che non avevo mai incontrato. Conservo quei ricordi con grande affetto e sono ancora oggi molto grata per il suo amore e sostegno.
Domanda: Hai cercato di rintracciare Giovanna in età adulta?
Mathylde: Sì, ho provato a trovarla, ma purtroppo senza successo. La speranza di incontrarla un giorno, lei o i suoi figli, rimane nel mio cuore.
Domanda: Come ha influenzato questa esperienza la tua vita adulta e il tuo approccio verso gli altri?
Mathylde: L’esperienza mi ha profondamente sensibilizzata alle sofferenze altrui. Mi sforzo di aiutare gli altri il più possibile, seguendo l’esempio di generosità che ho ricevuto da Giovanna e dall’associazione ALBA.
Domanda: Pensi che iniziative come quella di ALBA siano ancora necessarie oggi?
Mathylde: Assolutamente. Ci sono molti bambini che, per vari motivi, non hanno la possibilità di studiare. Iniziative come quella di ALBA possono fare una grande differenza nelle loro vite, proprio come ha fatto nella mia.
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