La zona dell’Haut-Katanga è rinomata per il terreno estremamente fertile. Nonostante ciò, gran parte della frutta e della verdura viene importata dallo Zambia a causa della mancanza di contadini e di metodologie efficaci per lavorare il terreno locale. Durante gli anni ’60 e ’80, a seguito di un forte esodo rurale, l’agricoltura è stata messa in secondo piano persino nelle zone meno accessibili della Repubblica Democratica del Congo, mentre si è dato priorità alla produzione di carbone e mattoni per soddisfare le crescenti esigenze delle città.
Il nostro progetto si propone di coniugare le antiche conoscenze locali con tecniche agricole moderne per riconferire autonomia economica agli abitanti locali. Questo crea una fonte di reddito più stabile, specialmente durante la stagione delle piogge, quando la produzione di carbone diventa ardua e la vendita di mattoni in città risulta quasi impossibile. Abbiamo esempi concreti di ex-studenti della scuola di Akacelo, che, dopo aver completato la scuola elementare da noi e continuato gli studi in città, sono tornati nei loro villaggi per sposarsi e avviare la coltivazione delle loro terre con le competenze acquisite durante il periodo trascorso con noi.
Le scuole coinvolte nel progetto utilizzano parte del raccolto per nutrire gli studenti, arricchendone così la dieta, mentre la restante parte viene impiegata per sostenere le spese di gestione delle scuole stesse.
Riteniamo sia essenziale avviare un sistema che conceda autonomia a luoghi spesso trascurati dal Governo, promuovendo uno stile di vita basato sull’agricoltura che potrebbe portare a soddisfazioni economiche future, contribuendo così a sviluppare un mercato attualmente poco sviluppato. Il nostro obiettivo per il futuro è estendere questo stesso progetto alle altre due scuole dei villaggi siti nelle periferie di Lubumbashi per garantire anche a loro l’opportunità di (re)imparare a coltivare la terra.
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